Permettetemi un post riflessivo, e senza immagini se non quelle interiori.
Immagino questo fine anno come fossero gli ultimi passi per arrivare in cima ad un alto monte. Il 2012 è stato una ripida salita. Certo migliore degli ultimi anni passati. Se non altro perché abbiamo intrapreso il viaggio sapendo che sarebbe stato un’avventura, e perché sapevamo che saremmo arrivati su una cima più alta. Parlo al plurale perché penso di poter includere la mia famiglia in queste riflessioni. Ma riguardano me principalmente. Abbiamo camminato di lena, senza guardare indietro. Cercando di mantenere il fiato, il passo e la meta. E forse ci siamo anche riusciti. Dubitando in silenzio forse, qualche volta, ma senza perdere il ritmo e la costanza. In ogni caso la mia sensazione netta è la stessa di quando si sta per arrivare in cima alla vetta: si cammina rapidamente, il traguardo fa tornare il fiato, non si conosce quanto manca del percorso, si contano i passi, l’aria i suoni, il vento sulla faccia, tutto cambia. Si prova ad immaginare l’orizzonte nuovo mentre ancora si vede una muraglia di erba e sassi poco più in la davanti al proprio naso. Si sogna di riposare nonostante manchino ancora molti chilometri da percorrere oltre la cima. Il 2012 come aveva promesso è stato davvero un anno di riscatto, di novità, di rischi presi con successo. Non lo rimpiangeremo ma è difficile lasciarlo.
Tuttavia abbiamo una buona immaginazione e un po’ di senso di orientamento e così immaginiamo già l’orizzonte nuovo. I primi giorni del nuovo anno, da lassù, cercheremo nuove mete con lo sguardo. Segnando una tappa dietro l’altra anche se non saremo certi su come arrivarvi. Sapendo solo quello che vogliamo essere ovunque andremo. Un rifugio. Questo ci sforzeremo di essere. Un rifugio con il sole o con la pioggia e un rifugio in tempo di calamità. Se questo riusciremo ad essere, anche in parte, saremo felici. Ci auguriamo questo tipo di felicità, si. E ancora camminando sottovento e prima di arrivare sulla vetta.
Che tutto quello che intraprenderemo sia solido come una casa ben fatta. Possibilità, mezzi ed obiettivi dettagliati siano le sue finiture ma resti fermo il progetto. Con questo pensiero vado a festeggiare, a ridere, a scherzare in semplicità. Buona serata a voi che amate l’avventura, le novità, le idee e le cose belle. Se passerete di qui per un tè o per un bicchiere di vino rosso ci racconteremo il seguito. Piegando, tagliando incollando carta, scarti e strane cose, con un bel po’ di colore a portata di mano.
Felicità!
*-.-*
2 Commenti
Ti auguro tante belle cose Katia!
Serena
Siete stati bravissimi, coraggiosi e determinati: che l’anno nuovo sia ancora meglio del meglio ♥