Cosa c’è di più etereo di un’altalena? Magari in un magnifico giardino, anche piccolo, ma incantevole. Oppure in un luogo segreto dove tutto diventa immaginario e lo spazio e il tempo si fermano per qualche minuto dietro rami e fogliame selvaggio…
Alcune volte abbiamo bisogno di sederci su un’altalena e lasciarci cullare, dondolare piano o forte.
Lasciare che lei prenda tutto il nostro peso, che governi il ritmo del nostro battito, che ci porti nel vento.
Come se il vento fosse solo li in quegli attimi di accelerazione. Sollevare un po’ i piedi da terra, raccogliersi in un limbo senza peso né tempo.
Lasciarsi andare, aggrapparsi solo alle corde che conosciamo, come ad un’amico fedele.
Ci sono persone che dentro di loro dondolano. Sono moltissime.
*-.-*
Alcune volte tocca a noi. Siamo altalena. Forse non vogliamo ma…
Aspettiamo che qualcuno posi il proprio peso su di noi. Completamente.
Raccogliamo tutto il suo battito, fino a portarlo nel vento. Con fatica.
Come se tutto quanto fosse nel vento, perché il peso lo ha impedito troppo a lungo.
Lasciamo che sollevi i suoi piedi da terra, prendere tempo e tempo in dondolio. Ascoltare.
Lasciarsi andare e perdersi. Annullarsi e gioire delle mani che stringono, e un po’ soffrire.
Come un amico fedele.
Ci sono persone che dentro sono altalene.
A volte abbiamo il coraggio di essere altalene. A volte abbiamo il coraggio di dondolare.
Così nascono le mie altalene, altalene dei sogni oppure della realtà di quel che siamo. Dal cercare il coraggio. E anche dal trovarlo.
È la nostra storia che le rende uniche. Di fatto sono uniche, tutte diverse.
E un poco alla volta sono QUI. :)
[Sono nate dalle mie mani, condividetele con cura se vi va, ma citando chi le ha fatte per benino come si deve :) ]
NB: Al di la di questi spunti, posso realizzarne una per te proprio come ti piace. Contattami via email!
*-.-*
Un Commento
Che carine, fanno già aria di Primavera.