Madia in inglese si dice “kneading trough“. Che letteralmente significa conca per l’impasto. Il che richiama esattamente lo scopo originale del mobile delle antiche cucine di campagna, in cui venivano tenute le farine che venivano lavorate quotidianamente. Oggi se ne trovano ancora di originali in giro, per lo più rimodernate e ristrutturate, di tipi e origini differenti.
Prendendo spunto dalla curiosità di alcune amiche della fan page di una delle riviste per la casa che preferisco (Casafacile) ho deciso di dedicare alla mia lo spazio che si merita : )
Io l’ho trovata da un rigattiere, è arte povera dei primi ‘900. Era veramente ridotta male nella parte posteriore e i denti di scorrimento del cassetto avevano ceduto. Mi hanno detto che in origine aveva un altro pezzo in basso oppure gambe più lunghe che sono state tagliate. Mi piaceva troppo anche così! Compatta e lineare.
L’ho fatta risistemare e grazie ad anti-tarlo, vernici e restauro delle assi interne mal ridotte, ha un aspetto più sano. Le maniglie sono quelle originali in ferro lavorato a mano.
La mia si trova sulla parete di fronte alla porta d’ingresso, essendo una stanza unica, praticamente in salotto, ma accanto alla porta della cucina, per una maggior praticità.
E’ un mobile davvero utile, la Madia. In quanto a capienza, per i cibi a lunga conservazione, come dispensa è imbattibile. E la trovo anche molto pratica perché tutte le vivande e le cose che contiene restano chiuse ma immediatamente alla vista aprendo un solo grande sportello.
Ha due vani : uno che si apre dall’alto ed ha la funzione di dispensa; un grande cassetto nella parte bassa che, nel mio caso, può contenere un gran numero di tovaglie e biancheria!
Ci si può ben rendere conto che è stipatissima! : ) ….Fa bene il suo servizio!!
Un Commento
Bellissima visita guidata… adoro l’arte povera o rustica mischiata con elementi moderni come fai tu… poi con quella parete verde alle spalle è la fine del mondo…